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M come Maniche Piene della Nonna Piciu

Fino a una decina di anni fa, avevo creduto che l’unica pasta chiamata “mezze maniche” o “maniche piene” fosse questa. Le preparavo con mia mamma (ora la nonna Piciu) e mia nonna al sabato sera, guardando una delle innumerevoli edizioni di “Fantastico”, per il pranzo della domenica. Armata di cucchiaino da caffé, aiutavo a riempire le chioccioline che sarebbero finite nel brodo fatto con la gallina vera (quella ruspante e felice, fino al momento dell’incontro con la mani di mia nonna).
Lo considero uno dei comfort food per eccellenza, questa sera lo preparerò per il mio bimbo, alle prese con la convalescenza di una febbrona primaverile. L’unica attenzione da portare è per la scelta della pasta, perché se di scarsa qualità tende ad allargarsi in cottura e a disperdere il ripieno, se è troppo spessa non si sente solo la pasta.

Ingredienti per 3 persone

Brodo di gallina
1 uovo
3 cucchiai di pangrattato
6 cucchiai di parmigiano reggiano
Noce moscata
3 manciate di pasta secca tipo pipe o lumache


In una tazza ho rotto l’uovo, ho messo il pane grattuggiato fine fine, il formaggio e un profumo di noce moscata. Per il sale, assaggiate e regolatevi in base alla stagionatura del parmigiano che usate. Potete anche fare un mix di diversi tipi, grana compreso. Ho mescolato bene fino ad ottenere un composto morbido ma compatto, tipo il ripieno per la gallina delle feste. La proporzione è il pane la metà del formaggio, se volete prepararne in quantità.

Con un cucchiaino micro da caffé e tanta pazienza, ho riempito le lumache pressando bene. Le ho conservate in frigo per qualche ora, così che il ripieno si compattasse.

Ho scaldato il brodo, sgrassato e aggiustato di sapore e al bollore ho tuffato le manichepiene. Per il tempo di cottura, affidatevi alle indicazioni del produttore della pasta, nel mio caso erano 8-9 minuti. Da mangiare caldissimi!

 

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