Ho studiato un sacco per poterlo rifare. Su un paio di testi della mia biblioteca e diversi siti. Le informazioni comuni e rilevanti erano due, una tecnica, cioè l’importanza di usare per impastare l’acqua tiepida e una di costume, è il pane che potete trovare dalla Grecia fino ai confini con l’estremo oriente. E’ un ottima alternativa light al nostro chisolino ed è veramente veloce da fare, soprattutto in questa stagione, dove la temperatura fa lievitare tutto in poco tempo. Io ho preparato l’impasto alle 9e30 e poco prima delle 13, stavo facendo cuocere la mia pila di pita!
Ingredienti per circa 8-10 pita
400g di farina 00
270ml di acqua tiepida
30 g di olio evo
1 cucchiaino di zucchero
4 g di lievito di birra secco
1 cucchiaino di sale
Nella planetaria con il gancio per impastare, ho pesato 350 gr di farina, l’olio e il sale. Ho scaldato l’acqua e usandone 90 ml, ho fatto sciogliere il lievito e lo zucchero. L’ho fatto riposare 10 min, fino a quando ha fatto una bella schiumetta. Ho iniziato ad impastare e ho aggiunto il lievito, ancora un paio di tazze di acqua tiepida e per ottenere un impasto morbido ed elastico, ho aggiunto ancora un paio di cucchiai di farina.
L’impasto sarà un poco più morbido di quello per la focaccia/pane. L’ho spennellato con l’olio e l’ho coperto per farlo lievitare. Deve raddoppiare, in cucina, sul ripiano ci ha messo un paio di ore.
Ho preparato l’asse infarinata con un pò di semola, ho fatto scaldare una padella antiaderente da 28 cm e ho iniziato a lavorare la pasta. Era morbida e sofficiosissima! Ne ho ricavato un salsicciotto, arrotolandola senza schiacciare molto, l’ho porzionato in 8 panetti e ho inizato a preparare le pita: mi sono aiutata con il mini-mattarello di Pietro, preso all’Ikea, ho formato dei tondi di 20 cm e alti 3-4 mm.
Li ho fatti riposare 10 minuti e ho iniziato a cuocerli sulla piastra rovente. Devono asciugarsi, colorandosi poco, altrimenti diventeranno molto croccanti, in un paio di minuti per lato li vedrete crescere al centro (così li potete imbottire!).
Intanto che cuocevano, li impilavo su un piatto e coprivo subito per farli rimanere morbidi e caldi. Li ho seviti subito e, sacrilegio, accompagnati con i salumi. Quelle avanzate le conservate in un sacchetto per il freezer e riscaldate nel tostapane, comunque non sono arrivate al giorno dopo…