Quest’anno Pietro inizia le elementari. Mi sono attrezzata per preparare senza tanta fatica delle merende sane, ma a prova di bimbo, in versione dolce e salata. Ne posterò diverse nei prossimi mesi (gli ho concesso una sola merenda confezionata a settimana). Questa attività da mamma, mi ha fatto tornare in mente dei ricordi dolcissimi di quando io avevo la sua età. Ho scelto di riproporre quello che mi preparavano, con gli stessi gesti pieni di cura e di amore.
Per le versioni salate, ho pensato di preparare dei panini morbidi e semidolci per preparare dei piccoli sandwich (se volete leggere di più sull’etimologia della parola, qui c’è wikipedia e qui un articolo in inglese della BBC, scritto per il 250° anniversario).
Questa parola straniera, così buffa e difficile, era storpiata dalla nonna di un mio carissimo compagno di giochi in “sanguetto”. Non chiedetemi perché e percome, chi ha avuto la fortuna di essere cresciuto vicino ai nonni, sa benissimo che erano capaci di neologismi spassosissimi, quando traducevano per noi nipoti, il dialetto o le prime parole straniere che entravano nel lessico comune. Quando giocavamo, all’ora di merenda, spuntava e ci chiedeva se volevamo il sanguetto con il prosciuttino cotto.
Questa proposta, tutta piena di vezzeggiativi e diminutivi, ora è per Pietro e per le sue fatiche di remigino. La ricetta è quella, in versione ridotta, dei panini semidolci delle Sorelle Simili.
Ingredienti per 12-14 panini
Per il lievitino (ore 8)
Acqua tiepida, 50 g
Lievito di birra secco, 7 g
Farina 0, 110 g
Mescolate tutto in una ciotola, coprite con la pellicola e lasciate riposare fino al raddoppio (circa 1 ora). L’impasto deve essere soffice, pieno di bolle.
Per l’impasto (ore 11)
Biga, quella preparata sopra
Acqua, 80 g
Farina 0, 230 g
Lecitina, 15 g (nella ricetta originale era strutto)
Burro, 50 g
Zucchero, 30 g
Sale, 5 g
Nella ciotola della planetaria con il gancio per impastare, pesa la farina, aggiungi il lievitino, lo zucchero, la lecitina emulsionata con un paio di cucchiai di acqua, il burro freddo a pezzetti e l’acqua. Impastea bene, a velocitá media, fin che l’impasto apparirà liscio, omogeneo e ben incordato. Le grammature di farina e acqua possono essere corrette di qualche cucchiaio, a seconda della capacitá di assorbimento della farina.
Lascia riposare l’impasto 50-60 minuti coperto, anche questo deve raddoppiare. Riprendi l’impasto e lavoratelo su una superficie leggermente infarinata. Schiaccialo leggermente, avvolgendolo su se stesso, fanne un rotolo di circa 5 cm di diametro. Porziona l’impasto in pezzi da poco più di 50 g ognuno. Prendine uno alla volta e rivoltalo su se stesso, come se dovessi rovesciare un guanto. La superficie diventerá liscia e uniforme. Lasciando il pezzetto sulla spianatoia, tenendolo nel palmo della mano, appallottolatelo leggermente dandogli la forma di una pallina. Appoggia i panini sulla teglia foderata di carta forno, spennella di olio evo (oppure un uovo sbattuto) e fai lievitare ancora per un’oretta, sempre attendendo il raddoppio.
Inforna a forno caldo ventilato a 210°C per 12-15 minuti, fino a quando la superficie sará dorata e la base ancora chiara. Sfornali e metteli a raffreddare su una gratella.
Tips: ho congelato i panini che non consumavo, separatamente. Quando mi servono ne scongelo uno alla sera e per colazione lo taglio, lo farcisco e lo metto in cartella. Hanno un gusto neutro, li uso sia con i salumi che con la crema di nocciole.