Primi/ Tradizione

M come Mezzemaniche della Nonna

A Fiorenzuola d’Arda, questi sono giorni di grande festa: è il weekend del patrono, San Fiorenzo. E’ tradizione mangiare gli anolini, che però differiscono da quelli “piacentini” perchè hanno il ripieno di solo formaggio senza carne. Io rimango una fan degli anolini con il ripieno di stracotto, ma amo anche questa versione, più veloce da preparare e molto versatile. Infatti con la stessa pasta e con lo stesso ripieno si possono preparare anche le mezzemaniche.

Per me una vera novità: io chiamavo “mezzemaniche” le pipe rigate di grano duro riempite con uovo e formaggio, aiutandosi con il manico del cucchiaino (da bambina aiutavo mia mamma al sabato sera guardando la tv, che nostalgia!). Sono diventati uno dei piatti preferiti anche di Pietro. Io sto cercando di imparare le tradizioni ed ecco a voi la mia produzione pomeridiana.

Ingredienti per 80 anolini e 170 mezzemaniche

Per la pasta
4 uova intere
200 g farina semola o grano duro
200 g fanina 00
Per il ripieno
2 uova intere
2 tuorli
80 g pane grattuggiato
1 tazza di brodo
320 g grana padano
220 g parmigiano reggiano
sale
noce moscata

Alla mattina ho preparato la pasta con la planetaria e l’ho lasciata riposare nel frigorifero avvolta nella pellicola trasparente.

Dopo pranzo, ho fatto il ripieno. In una ciotola capiente ho scottato il pane grattugiato con il brodo bollente. Risultava un composto granuloso al quale ho aggiunto le uova e i formaggi grattugiati. Per i formaggi, create voi il mix di stagionature che più vi piace e mischiateli, sarà il vostro ingrediente segreto!

Ho aggiustato con poco sale e una grattata di noce moscata. Intanto che il ripieno riposava, ho tirato la sfoglia con queste misure 1,3,5 e 6.


Per gli anolini, ho posizionato mezzo cucchiaino di ripieno sulle sfoglie, distanziandoli e ripiegando la sfoglia su se stessa come una coperta. Ho pressato bene la pasta attorno al ripieno e con l’attrezzino (ma sapete che non so come si chiama?!?) e ho tagliato gli anolini.
Per le mezzemaniche, ho preparato delle “biscie” di ripieno tipo quelle che si fanno per gli gnocchi, le ho messe sul bordo della sfoglia e ce l’ho arrotolato attorno. Per chiudere bene, ho leggermente inumidito con l’acqua la pasta, ho stretto bene e ho schiacciato leggermente. Ho rifilato la parte di sfoglia eccedente e ho tagliato in piccoli tocchetti.

Con la pasta che ho avanzato, ho preparato dei tagliolini. Non si butta via niente!

Tutta questa pasta si gusta in brodo, magari un  brodo di quarta, quello della domenica insomma.

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4 Comments

  • Anonimo
    19 Ottobre 2011 at 13:43

    Senti..ma mi fai l'anolino senza le punte!!!!????ma sei matta????
    no no..non ci siamo!!!!!
    Robbys74

  • my-kitchen-dictionary
    19 Ottobre 2011 at 18:53

    ahahah, qs è un'altra novità di Fiorenzuola. Le formine in eredità erano tutte senza dentini, ma a Carpaneto, tutto pieno di puntelli!

  • Anonimo
    29 Ottobre 2011 at 13:36

    Super mamy mi ha regalato lo stampino tuttotondo. i prossimi anolini saranno in suo onore.

  • my-kitchen-dictionary
    1 Novembre 2011 at 20:08

    Merci, merci… Saranno sicuramente buonissimi!

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