Il mio primo Nocino, fatto tutta da sola intendo. Aspettiamo fino all’inverno per vedere se ho azzeccato il mix di spezie e se ho rispettato il tempo balsamico, cioè il momento dove piante ed erbe balsamiche danno il meglio di sè per essere raccolte. Nel caso di questo liquore, bisogna usare il frutto della noce quando l’interno diventa gelatinoso e il guscio non si è ancora formato, altrimenti il nocino risulterebbe troppo amaro. Date una sbirciata qui per un pò di storia e qualche foto.
Per questo non ho rispettato la tradizione (il giugno caldo di questo anno ha fatto velocizzare la maturazione), che vuole si aspetti bagnare le noci ancora verdi con la rugiada della notte di San Giovanni, il 24 giugno. Questa data è magica, riassume in tutto il mondo l’arrivo dell’estate e coincide con tanti riti pagani e non, di feste e raccolti. Anche il tempo dell’invecchiamento che ti porta a gustare il liquore d’inverno, si nutre della saggezza popolare che fa imparare a conservare al meglio quello che la natura ti offre, del saper aspettare e gustare i frutti del lavoro secondo i tempi di riposo della natura.
La ricetta l’ho presa dal ricettario piacentino di Carmen Artocchini, per le spezie ognuno segua la propria tradizione casalinga.
Ingredienti
15 noci verdi
500 gr di zucchero
500 ml di acqua
500 ml di alcool a 95°
3 chiodi di garofano
1 limone
Una stecca di cannella
Con il pelapatate prelevate la sola buccia gialla al limone.
Versate l’alcool in un vaso capiente a chiusura ermetica (il mio è da 3 litri).
Aggiungete le spezie e la scorza.
Con i guanti, pulite le noci con uno straccetto umido. Fatele in 4 pezzi e tuffatele nel vasone.
Agitate in modo che tutto risulti coperto dall’alcool.
Fate riposare 40 giorni al sole, dopodiché preparate lo sciroppo facendo sciogliere sul fuoco acqua e zucchero e raffreddate.
Filtrate il contenuto del vasone, unite lo sciroppo e imbottigliate in un contenitore scuro e fate riposare almeno fino ad Halloween.
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